Gite sociali 2025

Gita sociale: anello di Finalborgo

Sabato 8 marzo 2025

Gita sociale: Anello di Finalborgo (Finalborgo, Chiesa di San Martino, Mulino Fenicio e località torre Bastia)

Capi gita: Mariangela Cerruti e Francesco Di Luca

Un antico sentiero, che si snoda sul monte di Caprazoppa, porta sulle alture del caratteristico borgo di Verezzi.
Il percorso, si sviluppa ad anello: Finalborgo, chiesa di San Martino, località Torre Bastia e Finalborgo.
Verso la cima del monte Orera troviamo la chiesa di San Martino. L’edificio fu eretto intorno al 1625 sui ruderi della “Ca di Fratti” un ospizio per viandanti e pellegrini.
Dalla piazza antistante la chiesa si gode un panorama eccezionale di Verezzi.
Al lato della Chiesa è posta la “Campana delle Mamme” che batte i rintocchi ogni sera alle 19 a memoria di tutte le mamme defunte.
Dopo qualche centinaio di metri si trova il mulino a pale interne, definito come mulino fenicio. Tale denominazione deriva dalla tecnica di costruzione nata proprio nel Medio Oriente e poi diffusa in tutta l’area mediterranea. L’importanza di questa costruzione antichissima è data anche dalla sua rarità: ne esistono infatti solamente due nel resto del mondo. Questi però, situati in Spagna e in Sicilia, sono praticamente dei ruderi che conservano ben poco della costruzione originale. Ad un centinaio di metri è posta una croce di pietra eretta nel 1600 dai Padri Cappuccini che tornavano dalla Palestina. La grande Croce in pietra di Verezzi è collocata su uno sperone di roccia e svetta al di sopra della borgata Crosa. Durante una pausa dell’escursione è stata molto apprezzata la spiegazione sul fenomeno carsico di Michele Carriero (ONC) del CAI di Arenzano.
Sulla via del ritorno percorrendo il sentiero geologico si arriva al dolmen di Borgio Verezzi che venne scoperto negli anni 60′. Da ricerche storiche gli è stato attribuito per forma costruttiva il termine Dolmen, molto probabilmente è da considerarsi una “pietra altare” il cui vero utilizzo è soltanto presumibile. Alcuni ricercatori ne hanno ipotizzato un utilizzo per culti legati all’astronomia. Il ritorno verso Finalborgo si effettua tramite un sentiero, a volte ripido e scosceso: la via della Costa che passa nelle zona della falesia dell’Orera.

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