Alpinismo

Attività Geki 2021

Attività Geki 2021

La montagna non è solo nevi e dirupi, creste, torrenti, laghi, pascoli.

La montagna è un modo di vivere la vita.

Un passo davanti all’altro, silenzio, tempo e misura.”

Paolo Cognetti

A gennaio inoltrato un’abbondante nevicata copriva di soffice neve il gruppo del Beigua.

I monti che sovrastano Cogoleto e Arenzano scintillavano di bianco provocando un suggestivo contrasto con il blu del mare ligure. Dopo qualche giorno le temperature si sono abbassate repentinamente e la neve è diventata perfetta per una scalata su misto sul versante nord-est del monte Rama. Era un’occasione da non perdere. All’alba: Andrea con la figlia Martina e Francesco, attrezzati di tutto punto, imboccavano il canalino iniziale del Rama, effettuando una magnifica scalata alpinistica su ripidi canalini ghiacciati, strette goulotte e rocce coperte di neve e ghiaccio in condizioni che avvengono raramente.

A pomeriggio inoltrato i tre uscivano sul sentiero della via diretta del Rama, godendosi durante la lunga discesa uno spettacolare tramonto.

Hanno chiamato la via “magic moment”: il momento magico.

Durante l’anno 2021 le uscite sono quasi settimanali nelle tante falesie del Finalese, della zona di Toirano – Borghetto e a levante di Arenzano nella zona di Fiorino nella falesia di Ferriere.

A inizio estate si arrampicava in valle Pennavaire: un territorio silenzioso ed appartato. A Castelbianco sulla falesia “Telematica” presente nella zona fin dagli anni novanta.

Da sempre i Geki del CAI di Arenzano si allenano in questi territori per prepararsi alle uscite in montagna durante la stagione estiva.

I primi di luglio Mariangela Cerruti e Francesco hanno scalato sull’anticima est-nord-est del Lausfer. Gli itinerari di roccia sono al di sopra del lago di Sant’Anna di Vinadio in un ambiente di montagna magnifico. Questa è la zona dove si erge il Santuario di Sant’Anna: il più alto d’Europa a 2020 metri di altezza.

In agosto: Elisa, Mariangela, Andrea e Francesco hanno fatto un’escursione al rifugio Duca degli Abruzzi in Valle d’Aosta. La Val Tournenche gli ha regalato una giornata con temperature rigide ma un cielo incredibilmente terso. La vetta del Cervino era totalmente sgombra di nuvole.. Il gruppo ha salito il primo tratto della via normale italiana fino alla croce Carrel. Si sentivano quasi emozionati, quei luoghi “profumano” di storia dell’alpinismo.

Sono ritornati a Cervinia facendo un giro ad anello da Plan Maison.

Martina, Andrea e Marco Colli hanno scalato la via “Dance avec le loups” sulla Taillante: un’ arrampicata molto particolare, quasi tutta su placche inclinate, molto lisce. La roccia è un calcare cristallino tabulare molto compatto e abrasivo di calcescisti, Tanti i tiri di corda con al di sotto della parete lo stupendo lago di Foreant. Sono ridiscesi dalla cima della montagna cimentandosi in passaggi esposti in libera lungo un itinerario di discesa da non sottovalutare.


Nello stesso mese Andrea e Martina hanno arrampicato sulla via “Eterni Peter Pan” su Rocca la Meja. Martina, fiore all’occhiello del gruppo Geki, ha scalato da prima di cordata alcuni tratti tra i più impegnativi.
Marco nell’arco di tutto il periodo estivo ha effettuato varie salite.

Tra quelle da menzionare: la cresta sud sul Monte Roccabiasca (1731 m) in Appennino nel territorio parmense. Una bella successione di salti rocciosi, sei in tutto, che offrono un’arrampicata spesso lungo diedri e fessure e la via Erik nel versante nord-ovest del monte Corchia nelle Alpi Apuane.

La via si compone di nove tiri abbastanza impegnativi su ottima roccia.

Durante il periodo estivo la cordata Marco Colli e Claudio Ingravallo si trasferiva nelle fantastiche Dolomiti. Paradiso per tutti gli alpinisti che amano arrampicare in un contesto meraviglioso di montagne.

Scalano la via Dallago-Menardi sul monte Gusela (2595m) nel gruppo del Nuvolau.

Una storica via alpinistica con uno sviluppo di 265 m.

Una mattina al sorgere del sole: Marco e Claudio si preparano a scalare una super classica delle Dolomiti: la Cima Piccola di Lavaredo (2857m) gruppo delle Tre cime di Lavaredo . E’ la più bassa ma, sicuramente, la più elegante delle tre cime, monti che non hanno bisogno di presentazioni.

Fu salita dai fratelli Innerkofler il 25 luglio del 1881.
I due hanno arrampicato una superba parete con uno sviluppo di 540 m con difficoltà di AD+. Hanno scalato con attenzione, il gran numero di ripetizioni, a discapito della roccia che, pur solidissima, è in alcune parti “unta”.

Come sanno gli alpinisti che frequentano le Dolomiti le discese spesso sono più impegnative delle salite. Si sono calati dalla parete con una “girandola” di diciannove “doppie” per arrivare all’attacco della via. Grande emozione e soddisfazione dei due alpinisti dolomitici.

A ottobre, guidati da Celso Merciari, si è ripreso con il lavoro di “restyling” delle vie di arrampicata sui Torrioni di Sciarborasca: storica palestra di roccia sulle alture di Cogoleto.

Il lavoro cominciato due anni fa era stato interrotto a causa della pandemia.

Andrea Parodi, nell’occasione, ha ideato altre nuove vie di arrampicata . Tra le linee più interessanti: “Ricordati di respirare” e “I capricci di Martina”. La chiodatura dei nuovi percorsi di scalata, la sostituzione del vecchio materiale e un’accurata pulizia della zona circostante è stata effettuata dai alcuni volenterosi componenti del CAI di Arenzano e dai gruppi L. Vallarino e B. Bacoccoli.

Nel mese di novembre Marco insieme ad altri Geki organizzava un’uscita di gruppo sui “nostri monti” (gita sociale): la via di roccia da scalare era la Zunino inferiore . Tanti i partecipanti tra i ragazzi della palestra di arrampicata di Cogoleto.

Dal punto di vista meteo la giornata non era delle migliori, già dalla mattina, un forte vento sferzava tutta la zona montuosa.

Intorno a metà della scalata il capo gita decideva di interrompere l’ascensione a causa di forti raffiche di vento che disturbavamo molto la salita. Le cordate si sono calate ordinatamente in corda doppia nel bosco. Gli alpinisti si sono diretti verso Arenzano dopo essersi rinfrancati e riscaldati con una buona merenda e una bevanda calda.

Nonostante la ritirata a causa del tempo non favorevole hanno fatto un’ utile esperienza di scalata in ambiente.

Il gruppo Geki da quasi quindici anni organizza attività di arrampicata e alpinismo. Quest’anno l’invito all’alpinismo ha avuto un grande successo: molte le persone interessate anche solo dal punto di vista teorico all’argomento.

Le attività si sono svolte, all’aperto, nella magnifica “location” della palestra di arrampicata di Cogoleto.

Le conferenze, precedute da un video che raccontava “l’avventura dei Geki”, sono state coinvolgenti e istruttive. Andrea Parodi ha illustrato con una serie di magnifiche immagini la “differenza tra arrampicata e alpinismo”. Carlo Dondero (IA) ha parlato dell’ambiente e dei pericoli della montagna, ma nel contempo della bellezza unica della disciplina alpinistica. Infine Marco Colli ha illustrato come prepararsi ad una salita in montagna.

Sono state fatte due uscite pratiche (gite sociali) per mostrare le varie manovre di corda usate in alpinismo: la prima uscita presso il rifugio Scarpeggin. La seconda uscita si è svolta arrampicando su una classica dei “nostri monti” la via NiPa aperta diversi anni fa da Nino Parodi. Al termine della salita tutti i partecipanti si sono riuniti presso il riparo “Belli venti” contenti ed entusiasti di questa nuova esperienza in montagna.

Verso la fine dell’anno, dopo quasi due anni pigri, loro malgrado: Mario e Deborah sono ripartiti con grandi progetti e hanno cominciato in un modo fantastico al cospetto della montagna che amano di più: il Monviso. La neve non abbondante e compatta gli ha permesso di arrivare al Lago di Fiorenza solo con gli scarponi, soltanto per un breve tratto di discesa hanno messo i ramponcini. Lo spettacolo del lago ghiacciato e i colori delle cime che lo circondano gli ha ripagati del freddo pungente e del vento teso che gli ha accompagnati fin da Pian della Regina. Beh, un aiutino se lo sono dato con un bel tè caldo rinforzato al genepy… nel migliore stile alpinistico.

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